HO LETTO UN LIBRO:

“L’ISOLA DEI DELFINI BLU” DI SCOTT O’DELL

 

Questo mese, dato che si avvicinano le vacanze estive, vi proponiamo un libro di narrativa per bambini e ragazzi: è “L’isola dei delfini blu” di Scott O’Dell, da cui nel 1964 fui tratto anche un famoso e omonimo film di James B. Clark.

Il libro è edito da molte case editrici perché è ormai un racconto “di culto” fra i ragazzi, ad esempio, l’ultima edizione della Mondadori ha un costo di 7,00 euro.

Il libro parla della storia e delle avventure di Karana, una giovane pellerossa che si ritrova da sola in un’isola deserta dopo la morte del padre, del fratello e la fuga dall’isola di tutti gli altri abitanti della sua tribù.

All’inizio del racconto infatti Karana vive serena con la sua gente sull’isola dei delfini blu, così chiamata perché a forma di delfino; ma tutto viene sconvolto quando gli uomini bianchi arrivano per cacciare le lontre, portando con sé morte e distruzione. Il padre di Karana viene ucciso e gli abitanti dell’isola decidono di fuggire in cerca di fortuna. Karana però rimane sull’isola perché non riesce a trovare il fratellino, Rama, e confida che passata la paura la gente tornerà a cercarla. Ma la vita per lei decide diversamente , perchè Rama viene ucciso da un branco di cani selvatici e affamati e la nave della sua gente non tornerà mai più a riprenderla.

Karana ora è proprio sola e dovrà imparare a convivere con l’ambiente circostante oltre che con stessa.

Si troverà a dover imparare a costruire le armi e a dover cacciare per mangiare e difendersi dagli animali selvatici; un po’ per volta imparerà a convivere con la solitudine e a scoprire la natura in tutte le sue forme.

Nel frattempo stringe anche una nuova amicizia con un cane selvatico che diventa il suo unico e fedele amico. Verso al fine del libro stringe anche una breve amicizia con una ragazza del popolo nemico, gli Aleuti, venuti sull’isola per cacciare le lontre.

Insomma la piccola Karana in questa isola si ritrova a rivivere la grande esperienza di Robinson Crouse. Ma lei pero’ non è un abile marinaio come lo era lui, anzi è una giovane pellerossa, che non sa far nessun lavoro.

È un libro molto bello per i ragazzi, perché combina lo spirito di avventura e di curiosità nei momenti in cui Karana deve imparare a sopravvivere, a scoprire l’isola che la circonda e nei vari tentativi di lasciare l’isola, con alcuni valori molto importanti che traspaiono dalla protagonista: la sua grande serenità, la calma e la razionalità con cui affronta le situazioni più difficili e la fiducia del suo destino.

Karana accetta di superare ogni difficoltà, sebbene nella solitudine che la spaventa, riesce a  trovare la forza e la gioia per credere sempre nella vita. Insomma una bella storia da leggere o da raccontare e un bell’esempio per tutti, non solo per i ragazzi!

Roberta