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In quel tempo, vedendo le folle, Gesù
salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si
mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché
di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché
saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati
quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i
misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché
vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di
Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei
cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed
esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». |
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In quel tempo, Gesù [nel tempio]
diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano
passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi
seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle
vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più
severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava
monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi
gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi
discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha
gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte
del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello
che aveva, tutto quanto aveva per vivere». |
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In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la
luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che
sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire
sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i
suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità
del cielo. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo
ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così
anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è
alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che
tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non
passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli
angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre». |
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In quel tempo, Pilato disse a Gesù:
«Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti
hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi
dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù:
«Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i
miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma
il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?».
Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo
sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla
verità, ascolta la mia voce». |