Il
carnevale
La festa di Carnevale risale
al periodo greco-romano ed era legata alle cerimonie pagane, probabilmente
in onore al dio Saturno, per propiziare un raccolto copioso in onore del nuovo
anno appena iniziato; solo secondariamente è entrato a far parte del calendario
liturgico interponendosi tra l'Epifania e la Quaresima, periodo in cui doveva
cominciare l'astensione dal consumo di carne.
L'etimologia
del termine "carnevale" risale, probabilmente, dal latino “carnem
levare”, espressione con cui nel Medioevo si indicava la prescrizione
ecclesiastica di astenersi dal mangiare carne a partire dal primo giorno di
Quaresima, vale a dire dal giorno successivo alla fine del carnevale, sino al
"giovedì santo" prima della Pasqua. Il carnevale infatti, nel
calendario liturgico cattolico-romano si colloca necessariamente tra l'Epifania
(6 gennaio) e la Quaresima.
Nel medioevo nei
giorni del martedì e giovedì prima delle ceneri, propriamente detti
"grassi", era consono festeggiare con ricchi banchetti e partecipare
a svariati tipi di divertimenti.
In Italia il periodo
carnevalizio ha inizio il giorno dopo l’Epifania ed è consuetudine notare nei
vari negozi, già dai primi giorni di gennaio, ogni sorta di dolciumi tipici del
periodo anche se non si è ancora di fatto concluso il periodo natalizio.
Oltre ad abbuffarci
di crostoli e frittelle è tipica del periodo la visione di maschere e di
costumi colorati più o meno fantasiosi, usanza tutt'altro che recente dato che
da testimonianze storiche apprendiamo che le maschere erano utilizzate
dall'uomo fin dal Paleolitico, quando gli stregoni, durante riti magici e
propiziatori, indossavano costumi adornati di piume e sonagli e assumevano
aspetti terrificanti grazie a maschere dipinte, nell'intento di scacciare gli
spiriti maligni. Le varie leggende ci hanno tramandato ogni sorta di storia e
racconto fino ad arrivare al mondo romano, da cui dovrebbe trovare origine il
nostro carnevale. Nell’antica Roma vi erano infatti festeggiamenti con
l’utilizzo di maschere lungo le strade tra manifestazioni danzanti e fiumi di
vino in onore di Bacco ed altre feste caratteristiche in onore di alcuni dei.
La storia del Carnevale continua nel Medioevo, durante il Rinascimento per poi
declinare nella seconda metà dell'Ottocento.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale il
carnevale ha ricominciato ad impazzare in tutto il mondo diventando un evento
atteso con trepidazione da grandi e piccini e diversificandosi in modi più o
meno eccentrici nei vari paesi in cui viene festeggiato.
Nel Medioevo il
carnevale era una festa profana ma aveva un significato religioso, dato
che il giorno di carnevale cadeva
quaranta giorni prima della Pasqua. Nel periodo successivo il carnevale,
chiamato Quaresima i fedeli dovevano purificarsi e curare la preghiera, il
digiuno e l’elemosina in preparazione alla Pasqua.
Il
Carnevale è anche la celebrazione del travestimento e della stravaganza senza
distinzione di età e ceto sociale, ma è anche sinonimo di un atteggiamento che
sovverte l'ordine naturale e morale stabilito da Dio: "La donna non si
metterà un indumento da uomo né l'uomo indosserà una veste da donna; perché
chiunque fa tali cose è in abominio al Signore tuo Dio" (Deuteronomio 22, 5)
Mara