Il GRUPPONE MISSIONARIO è un gruppo di giovani e famiglie della diocesi di Treviso, che finanzia progetti di sviluppo in America Latina (Brasile, Ecuador, Cile, Paraguay) e Africa (Ciad)
Ormai da più di 15 anni, durante la settimana di ferragosto, organizza il CAMPO PEDEMONTANA, un campo di lavoro (raccolta di ferro vecchio e indumenti usati) in alcuni paesi della Pedemontana.
In questa occasione si incontrano e si conoscono persone diverse provenienti dalle varie province di Treviso, Venezia e Padova e non solo, con uno scopo in comune: quello di sporcarsi le mani e dedicare un po’ del proprio tempo a persone meno fortunate di loro.
Il Gruppone è una famiglia di chi si commuove davanti ai poveri, si dà fare per aiutare, cerca di essere vero e sincero nel guardare se stesso e gli altri, sente che tocca prima di tutto a lui, desidera cambiare vita e trovare un senso più vero.
Anche
quest’anno, dal 11 al 19 agosto
2007, passeremo nelle
vostre case. Durante tutta la settimana lavoreremo, ma tratteremo e convideremo
insieme la vita di Oscar Romero, arcivescovo della
capitale di El Salvador, è ucciso da un sicario. Ricordare il suo martirio, 25
anni dopo, significa "far memoria" delle cause per le quali fu
ucciso, ma soprattutto del suo impegno a fianco degli ultimi. Pochi
minuti prima, concludendo l’omelia, ha detto: «Uno non deve mai amarsi al
punto da evitare ogni possibile rischio di morte che la storia gli pone
davanti. Chi cerca in tutti i modi di evitare un simile pericolo, ha già perso
la propria vita». Romero è stato una sorpresa della storia. I poveri
salvadoregni non si sarebbero mai aspettati di vederselo al proprio fianco. Né
le élite ecclesiali e di governo di vederselo “contro”. Era stato nominato
presidente della conferenza episcopale proprio perché ritenuto un conservatore.
Ma, tre settimane dopo quella nomina, il fatto che cambiò radicalmente la sua
vita: l’assassinio di padre Rutilio Grande, il suo più stretto collaboratore,
da parte di sgherri del regime. Romero capì da che parte stare: dalla parte dei
poveri. E i poveri divennero per lui coloro senza i quali vivere non sarebbe
stato più vivere.
Vi aspettiamo con guanti e tuta da lavoro per chi vorrà venire a darci una mano e con la vostra presenza alle varie serate che si terranno in piazza a Fonte Alto.