Gruppo
Voci Nuove di Fonte al Festival dei Ragazzi
Domenica
6 aprile, nel pomeriggio, si è svolto presso la Sala Teatro della
Parrocchia di Vedelago, il festival dei ragazzi, che ha visto esibirsi nove
Cori dei ragazzi delle parrocchie della diocesi di
Treviso, fra questi c’era anche il Coro Voci Nuove di Fonte. Il tema scelto dal
Comitato del festival era la “Vocazione”
ed ha origine dalla volontà di ricordare i 150 anni
della consacrazione sacerdotale di Giuseppe Sarto, diventato Papa Pio X e Santo.
Il 18 settembre 1858, il futuro papa, venne consacrato
sacerdote nel Duomo di Castelfranco Veneto. La ricorrenza sarà ricordata e
celebrata in vari modi e in vari tempi. Il festival
l’ha ricordata con canti intonati alla vocazione sacerdotale e il coro di Fonte
si è ben distinto con la briosa interpretazione dei brani: Con gioia veniamo a te e Innalzerò
le mie mani. Le esecuzioni canore sono state scandite dalle
divertenti gag di Padre Giusuè Torquati della Scuola apostolica del
Sacro Cuore di Bergamo, che con il suo travestimento da clown e i suoi giochi
di prestigio, ha catturato l’attenzione di grandi e piccini. “Beati quelli che
spargono allegria: al ciel si preparan la via” è stata
la frase si esordio di padre Giosuè. E’ la stessa gioia e allegria che anima i
tanti ragazzi e ragazze che cantano e lodano il Signore nella liturgia
domenicale. Nel teatro Margherita Sanson (mamma di Pio X, originaria di
Vedelago) fra canti, giochi e barzellette si è potuto
riflettere sul valore della “chiamata del Signore” e dell’importanza nel
saperla riconoscere ed accogliere. Cercare di aderire ad essa
senza riserve come ha fatto il nostro conterraneo Papa Pio X, che un giorno,
ancora fanciullo, tornato dalla visita al Santuario dedicato alla Madonna
Assunta, poco lontano da casa sua, con gli occhi sfavillanti di gioia disse
alla mamma: “voglio farmi prete, ho capito che questa è la mia strada oggi
mentre pregavo all’altare della Madonna”. Non fu facile per quei tempi e i
pochi soldi che c’erano, per la sua famiglia accogliere
questo suo desiderio, non avrebbero saputo come pagare la retta del Seminario.
Giuseppe Sarto non si scoraggiò. Pregò tanto e il Signore venne in suo aiuto.
Era in quegli anni Patriarca a Venezia il Cardinale Iacopo Monico, anch’egli
nativo di Riese. Questi gli procurò un posto gratuito
nel seminario di Padova e otto anni dopo a ventitre anni, il18 settembre 1958
venne ordinato sacerdote. “Ora sei don Bepi” gli disse la madre e, per rispetto
alla dignità di cui era insignito, volle che le sorelle sostituissero il “tu”,
fino allora usato nel trattarlo, con il “voi”. Brevi e
salienti stralci di vita vocazionale, eventi canori e manifestazioni a tema, per
ricordarci di tenere il cuore sgombro dai frastuoni e dai richiami mondani per
meglio “sentire” ciò che il Signore ci chiede.
Patrizia