CAMPO ESTIVO AD
ASSISI (10-15 agosto 2009)
Anche quest’anno gli animatori dei
gruppi giovanissimi di cinque parrocchie del nostro vicariato, ci hanno
proposto un’esperienza estiva con meta Assisi e io vi ho partecipato. Il tema è
stato la figura di san Francesco e a lui collegata quella di santa Chiara.
L’obbiettivo prefissato era quello di far conoscere il santo attraverso i
luoghi da lui percorsi e tramite le chiese da lui restaurate.
Durante
tutto il nostro cammino abbiamo trovato e conosciuto un san Francesco diverso
da quello che solitamente si conosce attraverso i libri o le immagini di un
film. In ogni tappa era a nostra disposizione un frate o una suora che
parlavano del legame che il santo di Assisi aveva con quel particolare luogo o
ci raccontavano quale importante episodio era accaduto perché noi, gruppo di 37
ragazzi più animatori, lo visitassimo. Le testimonianze che quotidianamente
ascoltavamo sono state molto importanti e illuminanti. La bravura di coloro che
ci hanno aiutato nel nostro percorso è stata quella di associare la vita di san
Francesco a quella di tutti noi; ci è stato fatto notare che, il santo, come
noi era un ragazzo con degli ideali, con dei sogni nel cassetto, con delle
prospettive per il futuro e come molti hanno sottolineato non è certamente nato
con l’aureola, ma anzi il suo percorso per avvicinarsi a Dio è stato molto impegnativo.
Abbiamo scoperto con quale fatica sia riuscito a comprendere il messaggio del
Signore e quanto altrettanto sia stato difficile farlo conoscere agli uomini. I
luoghi che abbiamo visitato raccontavano la vita del santo dalla giovinezza,
con la casa natale e il negozio del padre, alla morte con la basilica di s.
Maria degli Angeli e quella superiore e inferiore dedicata a lui, passando per
i luoghi in cui Francesco è venuto a contatto con Dio come Spoleto o l’eremo
delle carceri (che si trova sul monte Subasio)
completando con le chiese da lui restaurate: san Damiano e la Porziuncola. Riguardando la settimana trascorsa in Umbria
posso dire di avere arricchito il mio bagaglio spirituale con un numero
consistente di testimonianze di persone che sull’esempio di san Francesco hanno
deciso di dedicare la propria vita al servizio e alla preghiera, nella povertà materiale
ma nella ricchezza del Signore. Un’esperienza come questa sarebbe utile e
importante per tutti, almeno per me lo è stata.
Chiara