Novembre, dal latino Novembris, undicesimo mese del calendario civile conta 30 giorni. Nono nel calendario romano arcaico con 31 giorni.

Nelle rappresentazioni Medioevali, novembre veniva raffigurato come una giovane fanciulla che raccoglieva la legna con un sacco in spalla.

In campagna il colore dominante è quello cupo e scuro degli alberi privati in gran parte delle foglie, che giacciono a terra: nutriranno e faranno da culla alla prossima primavera. C’è ancora qualche giornata piacevolmente tiepida per godersi le passeggiate in collina, per assaporare i profumi del sottobosco prima che l’inverno copra tutto con un mantello di gelo. In città la nebbia si confonde con il fumo delle macchine e dei camini: il risultato è un grigio predominante.

I colori sono quelli della lana soffice e calda, un abbraccio di tepore in abiti morbidi in cui avvolgersi, per iniziare a proteggersi da questo autunno che avanza con lentezza, ma impone anche i suoi primi freddi.

Il giorno 1 si celebrano tutti i Santi del Paradiso, il 2 si commemorano i defunti. Il fiore del mese è il Crisantemo, a torto considerato foriero di sventura, in oriente simboleggia la buona sorte. Nelle terre dei tartufi continuano le sagre ad esso dedicate. A fine novembre si potrà effettuare il travaso del vino nuovo. Il giorno 11 San Martino: la tradizione vuole si assaggi il vino novello.

Il 4 Novembre: celebrazione della Vittoria e delle ForzeArmate. Sicelebra la finedella prima Guerra Mondiale. Alle ore 15 del 4 novembre 1918 termina la battaglia di Vittorio Veneto e ha luogo l'armistizio di Villa Giusti che porta alla definitiva sconfitta dell'esercito Austroungarico da parte dell'esercito alleato.

 

 

A San Martino ogni mosto è vino.

Per i Santi manicotto e guanti.

Se di Novembre tuona, l’annata sarà buona.

Chi vuol fare buon vino  zappi e poti a San Martino.

 

 

Onomastici e nomi propri:

 

11 Novembre – S. Martino di Tours

22 Novembre – Santa Cecilia.

23 Novembre – San Clemente.

30 Novembre – S. Andrea.

 

I Santi del mese: Cecilia e Clemente.

S. Cecilia (patrona di cantanti, musicisti e fabbricanti di strumenti musicali).

Una delle sante la cui leggenda si tramanda attraverso i secoli.

Cecilia, vissuta intorno al terzo secolo nella Roma Imperiale, nel giorno delle sue nozze con Valeriano, un giovane nobile romano, gli confessò che la propria verginità era nelle mani del suo angelo custode e avrebbe potuto concederla a lui, suo sposo, solo se lui si fosse convertito.

Il giovane accettò di convertirsi e di farsi battezzare la notte stessa delle nozze insieme a Tiburzio, fratello della sua sposa.

Ma il prefetto di Roma li fece arrestare e torturare, mentre Cecilia venne portata davanti allo stesso prefetto che, al suo rifiuto di sacrificare agli dei, la condannò ad essere arsa viva.

Scampata a questo supplizio fu condannata al taglio del collo mediante i tre colpi legali, ma anche da questo secondo supplizio uscì viva, morendo solo qualche giorno dopo. In realtà la storia di Cecilia si intreccia con altre storie diventando leggenda, ma è certo che il culto di questa santa è antico, risalente forse al VI secolo. Patrona di cantanti, musicisti e fabbricanti di strumenti musicali.

S. Clemente (patrono di naviganti e barcaioli).

Terzo Papa di Roma (tra il 92 e il 101 d.C.), fu fatto catturare dall'Imperatore Traiano, deportato in Crimea e fatto gettare in mare con un'ancora legata al collo. Nell'868 San Cirillo scoprì proprio in Crimea delle ossa intrecciate ad un'ancora: pensando che fossero le reliquie del santo le portò a Roma dove fu costruita una chiesa per ospitarle:la Chiesa di San Clemente, appunto.

Patrono di naviganti e barcaioli.

Vittorio