CONCORSO PRESEPI 2009
Anche quest’anno siamo qui con il Concorso Presepi; possiamo ormai dire che è diventato una tradizione nella tradizione.
Abbiamo però notato un calo nelle iscrizioni e forse è venuto il momento di dare nuovi stimoli a questa iniziativa. Per l’anno prossimo abbiamo pensato, senza togliere importanza al presepe fatto nelle nostre case, di allestire una mostra sui presepi, dove ognuno di noi potrà creare la propria ambientazione; noi della commissione daremo solamente dei vincoli di spazio, tutto il resto sarà a vostra discrezione, gusto e fantasia.
Una mostra dovrebbe anche coinvolgere un po’ di più la comunità, visto che ci siamo accorti che alle premiazioni sono presenti per lo più i partecipanti.
Dopo questa anticipazione
iniziamo la carrellata dei presepi visitati. Non è stato per niente semplice
scegliere premiati e segnalati, poiché tutti i presepi avevano alcune
caratteristiche che li rendevano particolari.
Il presepe della nostra chiesa, Natività nei posti di lavoro: Dio nasce nella nostra storia e ne cambia il significato.
Forner Laura: presepe dall’impostazione classica, posto però su due piani sospesi. La presenza di molti animali evoca un’atmosfere campestre e la capanna, posta in alto, ricorda la centralità della scena della natività.
Carraro Roberto, Stefano e Rachele: il presepe, di tradizione classica, è costruito con buone proporzioni in un’ambientazione montana. Ottima la suddivisione delle varie scene.
De Zen Anna: presepe molto ricco, posto su più piani, dove i colori ben accostati ed il gioco di luci creano un’atmosfera gioiosa. Sono presenti molte citazioni sui mestieri di un tempo, in un mix di stili.
Girardi Giuseppe: presepe molto semplice, di ambientazione palestinese. Curato nell’allestimento, valorizza senza dubbio la Natività, fulcro centrale del presepe fatto con carta, legno, iuta e muschio.
Sommadossi Matthew, Sophie e Grace: senza dubbio l’elemento che caratterizza questo presepe tradizionale, costruito con muschio e farina gialla, è lo specchio posto alle spalle di Gesù. Esso riflette l’immagine del Bambino e rappresenta ognuno di noi, che siamo fatti a immagine di Dio.
Piva Cristian e Leonardo: presepe tradizionale ben curato, ricco di particolari, dove la Natività è molto valorizzata dalle proporzioni. Molte le scene di vita semplici di un tempo.
Martini Marco: presepe tradizionale, dove la Natività, centro della scena, è posta su una collina. Il grande gregge che si muove verso Gesù ci ha ricordato di andare verso l’Evento di Natale che dovrebbe essere di ogni comunità cristiana. Da sottolineare che le statue in gesso sono state usate da ben 3 generazioni…questa si che è tradizione!!
Torresan Luca, Margherita, Sara e Miriam: presepe semplice che evoca il paesaggio agreste. Balza all’occhio la Natività e l’Angelo posto sopra sembra chiami ciascuno verso il Bambin Gesù.
Rizzardo Sonia: questo presepe è una rappresentazione Sacra posta sul vetro della finestra. Eseguito con stile e tocco artistico, rivisita la tecnica delle vetrate con cartoncino nero e carta velina colorata.
Dal Bello Jacopo, Chiara e Rebecca: costruito su una tina dismessa, evoca l’intimità di una famiglia che vive un evento meraviglioso come lo è una nascita. Alcune statue provengono dalla Polonia e il gioco di luci sullo sfondo dà serenità e pace alla scena.
Comin Gabriele: presepe essenziale. Ci è parso la rappresentazione di Dio che nasce nella povertà e nel silenzio. Attorno c’è il deserto e poche figure che però hanno un’importanza fondamentale, quali i magi ed i pastori. Ci ha emozionato.
ACG 92 San Zenone: “Gesù nasce a S. Zenone, nelle nostre famiglie e nei nostri cuori”. Questo è il chiaro messaggio posto vicino al presepe. Costruito con statue molto grandi ed antiche, rappresenta la volontà della comunità di identificarsi nel messaggio del Natale. Da notare che sono stati rappresentati elementi tipici del paese, come la chiesa parrocchiale, il santuario della Chiesetta Rossa ed i resti del castello di Ezzelino.
Ora presentiamo tre presepi che meritano una particolare segnalazione:
Sarai Andrea e Giulia: presepe di ambientazione palestinese, completamente ecocompatibile nei materiali usati, come la pasta di sale delle statue ed il cartone delle architetture. La scena di vita famigliare riscalda il cuore ed i colori tenui aumentano la poesia dell’insieme.
Minato Mauro: partendo dalla base di un tronco il presepe si sviluppa su un ambiente montano costruito con materiale naturale (sassi, legno e rafia) e di riciclo (motorino di una stampante rotta). Bello il maglio in movimento. Ben fatto anche nei particolari.
Comin Martina: Dio nasce in un angolo del mondo dove la povertà è tanta, ma c’è altrettanta volontà di riscattarsi. Questo presepe è ambientato tra le capanne dei Tupurì del Ciad e la Natività è posta dentro la missione di Fianga, dove vive ed opera don Stefano. Da notare un grande albero vicino alla casa-grotta, sotto il quale c’è altare (costruito all’epoca di don Valeriano) dove si celebra la messa.
Ora passiamo ai tre premiati:
PREMIO BAMBINI
Minato Anna e Pietro: il presepe, costruito con statue bidimensionali di cartoncino e posti in cerchio, sottolinea la centralità di Gesù che nasce in un girotondo di colori e allegria che gli occhi dei bambini sanno cogliere con stupore e meraviglia!
PREMIO
ORIGINALITA’
Minato Maria: originalissimo presepe costruito su un cartoncino nero con conchiglie. La ricchezza della composizione dei vari personaggi, offre una visione della scena molto realistica …
PREMIO
TRADIZIONALE
De Zen Manuel e Melissa: presepe che, pur nella tradizione del soggetto, denota una ricchezza dello stile e delle proporzioni. La grotta, posta in un anfratto sotto il paese, enfatizza e pone al centro la Natività. Se poi pensiamo che tutto ciò è fatto da un giovanotto di prima media ed una signorina di terza elementare, non possiamo che restare a bocca aperta!