Grazie Francesco!
Il 24 giugno la popolazione di Paderno ha voluto dire grazie a Francesco Sartor per il servizio silenzioso e preciso che presta come sacrestano presso la chiesetta della Madonna di Lourdes in via Colli. Si parla di 40 anni di servizio senza stipendio e ferie!
Già suo padre, che come lui si chiamava Francesco, aveva collaborato alla costruzione della Grotta, cercando per le valli limitrofe quelle rocce così particolari. Poi, in seguito ad una broncopolmonite, morì, lasciando la moglie con due bimbe e in attesa del nostro Francesco. Storie dolorose e frequenti in quegli anni ’30.. Ma il filo che legava i due “Francesco” - la fede in Maria - non si è spezzato.. Infatti nel 1969 Francesco tornò da Varese (città nella quale era emigrato per lavoro) con la famiglia. Trovò lavoro qui a Paderno e si fermò nella casa paterna, così poté dedicarsi anche alla cura della sua cara chiesetta. Tutte le mattine, prima di andare al lavoro, la apriva e sistemava i fiori; tutte le sere la chiudeva. I vari parroci che si sono susseguiti hanno sempre trovato in Francesco un valido e fidato collaboratore, sempre presente alle Messe, al Rosario di maggio e alle feste che venivano, e vengono tuttora organizzate.
Chissà la Madonna, che per tutto questo tempo lo ha visto così fedele, come lo avrà benedetto! E magari Le sarà anche scappato di dirgli: “Grazie Francesco!”
Con il suo servizio semplice e prezioso ci offre un esempio di vita che ci aiuta a meditare e riflettere.
Liana
CARO CHICHI,
quarant’anni xé passai
e no te te stufi mai
de vegnir ogni matina
a catar a to Madonina.
Co ‘a piova e col vento
sempre te si vegnù contento
compagnà da ‘a to cagneta
a curar a to cesoeta.
CARO CHICHI,
quarant’anni xé passai
che te ghe assà Varese
par tornar al to paese,
te si stat cussì bravo
che don Angelo te ga passà de grado
a far el sacrestan
a iutarghe e darghe na man.
BRAVO CHICHI!
Tutti noaltri te son grati
de’a to costansa e pasiensa da frati!
Trovar ‘a Grotta sempre verta
par a gente xé na bea scoperta,
e pregar a Madonina che a te iute
e a te tegne sempre in saeute
CARO CHICHI,
quatro righe sensa pretese,
co’ un GRASSIE de cor dal to paese!