FESTA DI CRISTO RE E TANTI AUGURI ALLA NOSTRA SCUOLA DELL'INFANZIA.

 

Domenica 25 novembre abbiamo festeggiato Cristo Re, importante data per la Chiesa e anche per la nostra scuola dell'Infanzia che porta il suo nome.  Alla Santa Messa delle ore 11.00 hanno partecipato anche i bambini e le bambine della scuola dell'infanzia, accompagnati dai loro genitori e dalle loro insegnanti. Con la loro gioia, spontaneità ed i loro saperi, hanno aiutato don Raffaele a celebrare la Santa Messa rispondendo ad alcune semplici domande. Alla comunità è stato dato il messaggio che ogni genitore ama i propri figli come Dio ama tutti noi e ci vuole bene così come siamo, anche se a volte siamo un po' "biricchini" e sbagliamo.  Per l'occasione i bambini con le loro manine hanno preparato dei biscotti che sono stati presentati, come dono, all'offertorio insieme ad una grande torta per festeggiare i 58 anni dalla posa della prima pietra della nostra scuola. Durante il Padre Nostro tutti i bambini presenti si sono riuniti attorno all'altare per recitare la preghiera che Gesù ci ha insegnato. Molto bello è stato lo scambio del segno della pace durante il quale ogni bambino è diventato un piccolo Gesù per dire ad ogni mamma e ad ogni papà una semplice ma importante frase: "TI VOGLIO BENE!".  Quanto entusiasmo e gioia esprimono i bambini nel fare questi semplici gesti che sono davvero speciali. E' stata una celebrazione semplice, forse un po' più movimentata e più rumorosa del solito, ma quando ci si trova con Gesù è sempre una festa...

Alla conclusione, tutti i bambini presenti, con grande gioia, sono ritornati davanti all'altare per la benedizione finale ed il canto di tanti auguri alla nostra scuola dell'infanzia.

E come in ogni festa di compleanno che si rispetti, non poteva mancare, fuori della chiesa, un bel brindisi con il vin brulè, fatto da alcuni papà, accompagnato dai deliziosi biscotti fatti dai bambini e il buonissimo dolce creato da una mamma. E' stato un bel momento per stare un po' in compagnia con i genitori e tutta la comunità presente.

Barbara e Monica