CRESIMA 2013: I RAGAZZI DEL 2000

 

Il 9 marzo, ben 32 giovani, hanno ricevuto la cresima a Fonte. Nei loro visi ho letto una grande trepidazione mentre la cerimonia stava per iniziare, seguita da una grande gioia al termine del Sacramento. Per me la soddisfazione è stata ancora maggiore dato che fin dalla terza elementare ho seguito questo gruppo.

In seguito a questo importante evento è sorta in me una piccola riflessione generale che vorrei condividere; infatti, spesso sentiamo parlare di giovani spaesati, che non vanno in Chiesa, e chi più ne ha più ne metta.. In realtà non è così ovunque, e l’ennesima riprova l’ho avuta dopo la cresima di questi ragazzi, quando assieme alle altre catechiste, Antonia Sabbadin, Elisa Reginato e Sonia Rizzardo, abbiamo posto loro alcune domande di cui riporto le risposte:

Prima domanda: cosa ti è piaciuto della cresima? Non pochi hanno risposto la predica del vescovo, altri il dono dello Spirito Santo; qualcuno, come naturale, i regali ricevuti da amici e parenti.

Seconda domanda: cosa non vi è piaciuto della cresima? La maggior parte dei ragazzi ha scritto niente, qualcuno invece ha accennato all’odore dell’olio troppo forte. Altri invece mi hanno detto senza scriverlo, che la cerimonia è stata troppo lunga.

Terza domanda: che rapporto avete costruito con don Raffaele? La parola dominante è stata fiducia. (la più tremenda): che rapporto avete costruito con le catechiste? Le risposte sono state belle e confortanti, anche se, forse, scavando……….…….

Quinta domanda: raccontate l’insegnamento più importante che avete ricevuto a catechismo. Qui i ragazzi mi hanno letteralmente stupito citandomi i doni dello Spirito Santo e specificando il perché della scelta; ciò mi fa pensare che forse ho lavorato bene durante questi anni. Un ragazzo a voce mi ha detto: “ho imparato a non sovrapporre le voci ed ad alzare la mano in classe…..” Bene, molto bene.

Infine, la sorpresa dell’ultima domanda: la tua esperienza in parrocchia continuerà? Se si perché e come? Molti hanno manifestato la volontà di continuare con il catechismo, qualcuno, invece, essendo incerto ne vuole parlare con i genitori. Altro bel segno, la volontà di continuare a partecipare alla messa.

Se i ragazzi hanno risposto così senz’altro il merito è stato delle famiglie che vorrei ringraziare, anche da parte delle colleghe, per la collaborazione dimostrata. Un grazie sentito da parte di tutte noi!

 

Rosanna Simonetto